Indosso il trench ed esco in strada:
dio come manchi alle mani, in tasca
gioco coi fili delle cuciture, alzo la testa
e guardo gelosa il cielo steso sopra alla piazza.
Ti ho scritto va bene, ma tu dove sei?
Ho con me il mio capo denudato, puoi farcirlo
di salsa alle fragole, per uno spuntino
sulle scale, una delle prossime mattine.
Apparecchierò per la colazione:
gli occhi sul pianerottolo ai bambini
le orecchie per i pettegoli in cantina
le labbra per te, che sei la mia dolcezza.
Ecco, sì! Ora sono leggera,
leggera come una piuma.
Un pezzo alla volta,
mano a mano, così si fa…
Roberta De Piccoli (testo e immagine)
sono qui adorante sull'orlo del tuo precipizio
RispondiEliminacome spuma di mare a morire sotto il tuo cielo
immoto a mano a mano che rischiari della tua luce
un cumulo di dolcezze vane, vieppiù le mie labbra
ancora taciute eppur già ebbre di te leopoldo