sabato 11 dicembre 2010

Ultime notizie

“Buongiorno, vorrei il giornale di domani.”
“Il giornale di domani esce domani.”
“Lo so, ma vede, io domani non posso venire a comprarlo, sa, ho un impegno.”
“E vuole che glielo dia oggi?”
“Appunto, se potesse farmi la cortesia.”
“Non le posso dare oggi il giornale di domani.”
“Ma come le ho spiegato domani mi è impossibile tornare, non si potrebbe fare un’eccezione?”
“Assolutamente no, però posso metterglielo da parte e può venire a prenderlo dopodomani.”
“Ma così dopodomani leggerei le notizie del giorno prima. Molto meglio leggerle oggi, non le pare?”
“In quanto a questo, devo darle ragione.”
“E allora, sia gentile.”
“Ma non dipende da me, io glielo darei anche, il suo giornale, ma vede, il giornale di domani è appunto di domani. E’ una cosa di domani, non esiste oggi.”
“Se venissi domani ci sarebbe, giusto?”
“Giusto.”
“Ma domani non lo posso prendere, e poi a me basta che mi dia quello che esiste domani, di quello che non esiste oggi non ho bisogno. Oltretutto, come giustamente dice lei, non esiste. E’ sciocco desiderare le cose che non esistono, io sono una persona concreta.”
“Insomma, lei vuole che le dia oggi quello che esisterà domani, è così?”
“Si tratta di una piccola emergenza, sa? Solo per questa volta. In fondo vengo qui da lei tutti i giorni, da anni, sono il suo miglior cliente.”
“E’ vero, e mi dispiacerebbe deluderla, ma si tratta di una richiesta ben strana.”
“E non è forse piena di stranezze la vita? Questa mi sembra in fondo una bazzecola in confronto a quello che poi sul giornale si legge. E io lo leggo tutti i giorni.”
“E fa bene, bisogna tenersi informati, li leggo anch’io.”
“Ecco, vede che mi capisce? Non vorrei perdere i fatti di un giorno, per un cavillo burocratico.”
“E lo chiama cavillo questo?”
“Ma cosa vuole che sia un giorno? Cosa mai potrà succedere in ventiquattro ore?”
“E chi lo sa? Ma se ci sono certe regole è per dei validi motivi. Sono quelle leggi, e si tratta di leggi universali, che ci proteggono dal caos. Oggi vale per oggi, domani vale per domani. Si applica a tutto, sa? Mica solo ai giornali, mi creda.”
“Suvvia, lei mi vuol far credere che con la mia piccola richiesta potrei far saltare l’equilibrio dell’universo? “
“No, non dico questo, e poi sono sicuro che se lei lo leggesse, il giornale di domani, avrebbe la discrezione di non parlarne in giro, se non altro per non mettere in imbarazzo me.”
“Ha la mia parola d’onore."
"Capisce bene, l’universo è grande, ma si regge sul rispetto di leggi fragilissime, basta che una, dico una sola, di queste leggi non venga rispettata, e bang, va tutto a catafascio. Questo rispetto delle leggi è essenziale, non ha idea di quanto sia complicato tenerle tutte insieme, in modo coerente. Una faticaccia.”
“Me lo immagino.”
“No, non se lo può immaginare, le assicuro.”
“Comunque le credo. E le giuro che starò attentissimo, leggerò il giornale di domani e lo distruggerò subito, se lo desidera.”
“Mi voglio fidare di lei, ma il vero problema è un altro. Vede, non è necessario che distrugga il giornale, dato che basterebbe aspettare poche ore e diventerebbe un giornale normale, uscito secondo le regole.”
“Meglio così.”
“Certo, ma, come le dicevo, il problema è un altro.”
“Un problema più grave che turbare le leggi che ci proteggono dal caos?”
“In effetti sì, è proprio così.”
“Non riesco a immaginarlo. Ma come abbiamo risolto il primo con la fiducia, forse si può aggirare anche quest’ostacolo, ne sono certo.”
“No. Su questo non c’è niente da fare. Assolutamente.”
“Peccato, credevo che avessimo trovato una soluzione.”
“Vede, in fondo so per certo che lei è una persona affidabile, anche se un po’ strana, lo sa che la considerano il pazzerello del quartiere? Tuttavia io sono propenso a crederle, che dire, lei mi è simpatico. Ma questo non cambia niente, per la semplice ragione che il giornale di domani non uscirà, né domani né mai.”
“Sospendono le pubblicazioni?”
“In un certo senso.”
“Bè, questo mi lascia perplesso, ma potrei fare un’eccezione anch’io, e cambiare giornale.”
“Non farebbe alcuna differenza, nessun giornale uscirà più.”
“Ma, e le notizie?”
“L’unica notizia che varrebbe la pena di pubblicare non è possibile pubblicarla. A meno che, come lei mi ha cortesemente chiesto, io le potessi dare, come dire, un’anteprima.”
“E può?”
“Credo di sì, in fondo che differenza può fare?”
“Dunque cosa leggerei sul giornale di domani se potesse uscire?”
“Vede, è stata una decisione difficile, ma a furia di leggere tutti questi giornali e le notizie che danno sul mondo, proprio come lei, ogni santo giorno, mi sono deciso. Non si può andare avanti.”
“Con i giornali?”
“No, con il mondo.”
“Ma, e le leggi universali? Il caos?”
“Le leggi come le ho fatte le posso disfare e il caos non è poi così male, dopo un po’ ci si abitua.”
“Ma allora quella notizia che leggerei sul giornale di domani riguarda.. Lei.”
“Sì. Direbbe pressappoco così, che oggi Dio ha deciso di fare a meno dell’universo, più o meno da.... adesso.”



Carlo Zei

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