Già vederla nuda mi fece male, uscita dall’acqua vestita solo di scarpe di sabbia.
Guardai quel corpo sinuoso e morbido ancora incredulo che fosse per me. Lei aveva sciolto i capelli, lo sguardo senza veli pieno di una sensualità che si mostrava con naturalezza.
Smisi di respirare e l’improvviso ronzio nelle orecchie mi rese sordo per qualche istante.
Lei sorrideva mentre si avvicinava. Il mare scalciava sugli scogli, guardai oltre le sue spalle seguendo l’onda che arrivava, giunsero insieme: lei e lei.
Si lasciò cadere accanto a me, sentii odore di mare e di sale. La presi fra le braccia, era fresca, ma il contatto con quella pelle dorata di sole mi bruciò.
Tuffai il viso tra le onde dei capelli, nuotai fino alle sue labbra, le dischiuse e io mi tuffai in esse. Affondai.
La risacca coprì i nostri gemiti e scandì i nostri movimenti. L’onda avanzava e si ritraeva, avanzava e si ritraeva, e io con lei. Spumeggiando, infine.
La guardo sorridere a occhi chiusi, ha un sorriso appagato. Stento a credere che possa essere successo, è fin troppo per me!
“Vieni!” mi disse sollevandosi.
La seguo, cammino nelle sue orme. La sabbia brucia, lei avanza verso il mare senza correre, sembra non sentirne il calore. Si ferma e si gira.
“Dammi la mano e lasciati andare. Non avere paura.”
Le darei tutto me stesso, mi faccio prendere la mano e lei mi trascina in acqua.
“Stammi vicino.” mi disse nuotandomi a fianco.
E’ bellissima. Mi lascio guidare, il mare sembra essersi calmato.
“Vuoi venire con me?” chiese dischiudendo le labbra lucide d’acqua.
Ho un attimo di esitazione, ma incrocio i suoi occhi e decido. Feci cenno di sì con la testa. Sentii che la stretta della sua mano si faceva più forte, s’immerse e io la seguii.
La vedo puntare qualcosa d’indefinito nel fondo, guardo il suo corpo affusolato proteso in avanti; le sue gambe distese cambiano colore e forma, si uniscono in una pinna argentea che brilla. M’irrigidisco, lei se ne accorge. Volge il capo e mi sorride.
Guardai la coda per un’ultima volta, chiusi gli occhi e mi lasciai guidare.
Affondai.
Lei era bellissima.
Tania Puglia
ben scritto....brava
RispondiEliminaChe belle immagini! Sembra proprio di sentirlo sulla pelle il mare, il sole..Brava!!
RispondiEliminaImmagini sempre vivide, come la prima volta che ce l'hai letto! Complimenti, Tania!!! da Teresa
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