martedì 23 settembre 2014

La dedizione affettiva


Nella cucina dei giorni
il quotidiano bolle,
dedica reciproca
e di altre camere
curioso. Un fugace
spiare dalle fronde
alle radici: l’albero
diventa uomo e cavalca
con la casa in braccio
l’oscurità del mattino.
Corro stringendo fasci
di sale: l’arte riposa
sul divano, tu la culli,
stesa mentre mi porti.
Ho lasciato fuori questo
Novecento: scheletri
senza identità
minacciano la mia
prostituzione di parole.
Ti offro tutte le stelle
depositate nella tazza;
dimmele, velocemente
una ad una, per colazione.
Trabocco della mia metà
che è vuota e di te
cerca, dolce affanno,
le immagini plasmate.
La prima dedizione
è affettiva. In essa
nuoto, a – boccate
per non annegare dentro
le trine raffinate del nido
da mezzogiorno a sera.


Testo di Roberta De Piccoli
Fotografia di Alessandro Mescoli da un'opera di Andrea Capucci

(Poesia tratta da una installazione multimediale nella mostra "La natura dei giorni" dello scultore Andrea Capucci. Poi pubblicata in "Mille voci per Alda Merini", Ursini, 2013).

4 commenti:

  1. Lirica sofferente e nostalgica. Un futuro già soffocato dal passato alla ricerca di una qualsiasi prospettiva

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  2. no....amore al femminile...dedizione...che a volte fa dimenticare tutto il mondo e anche noi stesse!
    bella! brava Roberta!

    Adriana la Marchigiana

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  3. Sento una palpabile mancanza fugatA tra gli scrigni dell arte e magia del quotidiano! Ma pur sempre mancanza! Struggente!

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  4. Sono versi bellissimi, intimi ed intensi.
    Polverosi e caldi quanto serve.
    Complimenti Roberta.

    A. Mescoli

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