aspiravo a qualcosa
di più memorabile
ad esempio l’ impronta difficile
dell’occhio sul cristallo
oppure un vento che suona
le assi stagionate
del pavimento.
Piccoli prodigi, mi direte
in confronto alla tela
del ragno incendiata,
e non posso darvi
torto.
Stefano Loria (testo e immagine)
bellissima davvero
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