La toponomastica lunare ha una sua cupa bellezza. Satellite dalla strana complessione, abbarbicato all'egoismo terrestre, la sua superficie è martire di milioni di impatti nucleari. Leggo la lista dei luoghi ameni: Mare Nubium, Mare Epidemiarum, Oceanus Procellarum, Mare Imbrium, Lacus Mortis, Mare Tranquillitatis, Mare Crisium, Lacus Somniorum, Lacus Temporis, Mare Vaporum. Porto sconosciuto dove perdere e ritrovare il senno, astro abbaiato da milioni di cani lupo, da quando il tempo è tempo.
Luna, ti immagino specchio fedele della nostra anima butterata, coi crateri che la vita ha scavato.
Magnificent desolation.
Matteo Marconi (testo)
Carlo Zei (immagine)
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