lunedì 14 gennaio 2013

Cristo che mal di testa


Cristo che mal di testa! Ho la bocca calafatata: lingua e palato sono tutt’uno. Che schifo questo sapore acido di troppi negroni e margarita. È il prezzo che si paga dopo… ma ero  in compagnia di Simone, con lui è sempre così: disco, alcool e a volte qualcos’altro.
Mi guardo allo specchio e non mi piaccio: stropicciata, arruffata, il ricordo del trucco forma due mezzelune sotto gli occhi. Devo aver vomitato perché ho i vestiti sporchi, non ricordo…  M’infilo in doccia, ma manca l’acqua, giro e rigiro la manopola senza successo. Mi do una pulita a secco ed esco. Sono già in ritardo.
In strada la luce mi taglia gli occhi, per un attimo sono cieca e mi fermo. Qualcuno mi passa accanto, fa un cenno, saluta me o qualcun altro? Non lo riconosco, sono ancora abbagliata, ma quanto ho bevuto ieri sera?  Il mal di testa sembra aumentare, prenderò un’aspirina. Cerco la macchina ma non è al solito posto, chissà dove l’avrò parcheggiata. Non ricordo.
Camminare mi farà bene. Nonostante il sole alto non mi sembra che ci sia l’afa di ieri, anche se quel signore distinto davanti a me cammina a rallentatore, forse per non sudare. Non  sto sudando neanche io, per fortuna.
Come si chiamava il locale di ieri? Nirvana? No! Quello era dove siamo andati la scorsa settimana… È la peggiore sbronza della mia vita.
Mi accorgo di non aver preso la borsa, per fortuna ho qualche spicciolo in tasca, bastano per un caffè.
Mi sembra di vedere Simone davanti a me, lo chiamo. Si gira. È proprio lui.
“Stefania! Cazzo che faccia hai…”
“Zitto! Tutta colpa tua… ho un gran mal di testa.”
“Dillo a me! Andiamo a prenderci un caffè, ne abbiamo bisogno.”
 Al bar c’è Pia, una nostra amica, sta leggendo il giornale. La chiamo ma non mi sente. Sembra molto assorta, la chiamo di nuovo.
Solleva la testa e vedo che sta piangendo. Sono preoccupata, non le ho mai visto un’espressione così disperata. La chiamo di nuovo, lei si alza ed esce ignorandoci.
Guardo Simone anche lui è interdetto. Ci sediamo al suo posto. Il giornale è ancora aperto, un titolo attira la mia attenzione:
Terribile incidente sulla statale. Muoiono due giovani dopo una serata in discoteca.  
Guardo la foto di una macchina accartocciata.
È la mia.

Tania Puglia

2 commenti:

  1. cara Tania, bello, ma mi incuriosisce, voglio sapaerne di piu ! vai avanti.baci
    Nicole

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  2. piacevolissimo e scritto molto bene. mi sono riletta tutti i tuoi racconti e adesso aspetto il prossimo. sb

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