mercoledì 13 luglio 2011

Nothing but the Calamari, I suppose.

Fai conto di mettere due chitarre acustiche, una batteria con le spazzole, una tromba e un sassofono, un pianoforte e un basso in una stanza, tipo un ultimo piano di uno stabile industriale, la luce entra da vetri parecchio polverosi, per cui l’atmosfera è un misto tra una foresta ombrosa e uno scatolone di cartone. L’aria è quella dello scatolone. 
Si corre con la fantasia, probabilmente si era in un prosaicissimo appartamento middle class con una credenza piena di tazzine da the, ma va bene uguale. Inizio anni ’80, la coppia peggio assortita del pop inglese nasce e dà alla luce Eden, un album acustico in quegli anni inclassificabile. Sarà famoso, o almeno resterà un album del quale parlare, a distanza di trent’anni, ne epocale ne rivoluzionario, una manciata di canzoni gradevoli, tra melanconia e leggerezza, gazzosa e campari, colori pastello e magliette attillate, ne di moda ne fuori moda, un po’ come la coppia, che non sono mai riuscito a pronunciare in maniera decente, temo: Everything But The Girl. Tracey Thorn e Ben Watt, che ho sempre sperato, per il loro bene, che fossero pure fidanzati, o qualcosa di simile. In quei primissimi anni ’80 compaiono anche come ospiti in Café Bleu, l’album di debutto degli Style Council.
I due sono sempre li, ogni tanto fanno qualcosa, di molto trendy, o di nicchia: serate in discoteche esclusive, dischi di cui parlare bene a prescindere, restando fedeli alla linea, potremmo dire. Ed è probabile che non amino neanche i calamari. Forse i piselli. Sono inglesissimi. Io li accosto volentieri. Con quella musica evanescente e frizzante insieme.
Comunque ecco.
Piselli freschi, se è stagione. Il solito soffrittino di aglio e olio, a spicchi questa volta, due o tre, poi i piselli, sale e pepe e prezzemolo fresco. Lasciar cuocere, ogni tanto magari bagnare con un po’ di brodo vegetale, ma appena. Quando i piselli sono quasi cotti, aggiungere i calamari, possibilmente non quelli atlantici giganti, che sono seppie travestite. Quelli piccoli e morbidi, che cuociono in 15 minuti. Ecco, li avete puliti e tagliati a rondelle, quindi da interi. Aggiungete dicevo i calamari ai piselli, bagnate con un mezzo bicchiere di vino bianco secco, lasciate sfumare e finite la cottura (15’) con un po’ di prezzemolo finale. Dovrebbe risultare un po’ brodosa la cosa. Da servire in una piccola scodella chiara, per vedere il verde dei piselli che risalta. 

Enrico Bianda (testo e grafica)

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