Albert Heath suonava in modo unico, avvicinando la batteria dei suoni modernisti delle prime Big Band allo swing del Be Bop. E così i pomodori secchi tagliati fini quasi a sciogliersi nell’olio saporito delle acciughe e del peperoncino, brillanti e caldi, avvolgenti come una ninnananna che ti culla sulle note del MJQ.
Dolce e acuto, amaro e umido: uvette e sarde piccanti, con spaghetti o trofie liguri, rassicuranti e di ricerca.
Heath costruiva la sua batteria con precisione ed eleganza: ninnoli e campanelle, vecchi tamburi e bongos, pochi piatti rivettati, per un suono distinto e risonante. Il sapore dei pomodori secchi, delle uvette e delle sarde. Resta a lungo sul palato, risonante, avvolgente.
Nell’ordine allora ammollare i pomodori secchi, soffriggere aglio peperoncino e alici sott’olio, unire i pomodori tagliati fini, poi le sarde, mollica arrostita nell’olio d’oliva, uvette e spaghetti alla fine. Django.
Enrico Bianda (testo e grafica)
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