in una ruga
improvvisamente nata
cautamente vista
la distanza che separa
la vita
dalla nascita
gli anni
dai miei secoli
i momenti
distillando
creano i solchi del non fatto
o del troppo detto
è
il prezzo poco economico
nel bilancio quotidiano
di quel mancato lifting
In un
Oggi
consegnato in ostaggio
ad un commando
dalla legge codarda
compagni silenziosi diventano
i sentieri
che sondano fughe
La loro fedeltà
non mi è più estranea
di quell’orizzonte
che mi sveglia ogni mattina
Il prezzo di ogni cosa
è divenuto esoso:
non cedo
allo scambio
che mi alita il collo
Così mi appendo a un filo
- seppur d’argento -
sottile
come esile
ma tenace sempre
vorrei
la mia direzione
Maria Ausilia Binda (testo e immagine)
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