martedì 26 novembre 2013

Sindelar

Per il capolavoro definitivo, decise di cambiare copione e per una volta accogliere la solita richiesta di bis. Tornato sul palco, con il pubblico che senza fede già guadagnava l'uscita laterale che sfociava su Národní třída, fece materializzare accanto a lui un tavolo di ciliegio, due sedie di acciaio e il notaio Miroslav Ondrus di Bratislava, sorpreso in pigiama di makò mentre stava per affrontare una delle sue notti silenziose e senza sogni.

Il mago Sindelar si presentò, pagò al funzionario la parcella, dettò le 111 parole del suo testamento, lasciò sul foglio il suo arabesco svolazzante e sparì per sempre nel nulla.


Domenico Caringella

3 commenti:

  1. accanto a lui o accanto a sé?

    RispondiElimina
  2. insomma: anonimo. Posso anche dire chi sono. Aroldo Marinai. Perlamordiddìo.

    RispondiElimina
  3. accanto a sé sarebbe stato più corretto in effetti
    però trattandosi di qualcuno che sta sparendo, che c'è e allo stesso tempo non c'è quasi più, il "lui" ci potrebbe stare forse (ma sì, arrampichiamoci sugli specchi, arrampichiamoci...)
    ;-)

    RispondiElimina