martedì 14 maggio 2013

L'argine


Ricordo i miei quindici per i cappucci e il suono della frusta e il sangue e il pianto muto del mio vecchio. I venti per gli occhi di Flo, che mi fecero perdere di vista tutto il resto, per lo meno fino ai venti più sette, quando il piccolo Joe mi chiese di tornare a casa. E i cinquanta, che furono ancora del mio Joe, che non era più un bambino e che questa volta mi spediva fuori da casa a calci e senza chiedermelo.

Ma i miei otto... ah i miei otto! Ne cambiarono di cose quando avevo otto anni.
Mi fu chiaro quanto fosse importante per tutti gli altri il colore della pelle, il che lo fece diventare importante anche per me; scoprii che di notte il mondo si addormentava e che subito dopo se ne svegliava un altro; mia nonna mi svelò il suo segreto e io l'ho sempre mantenuto, così me la porto ancora dietro e dentro quella strana storia che adesso, a pensarci bene, sembra solo una favola.
Ma soprattutto fu allora che smisi di frequentare la chiesa. In realtà non fu proprio questo che accadde, mi limitai a disertare la funzione, ecco tutto. Una domenica, e dopo quella la successiva e tutte, non feci altro che lasciare la mano di mio fratello Jimmy, l'ultimo, a un soffio dalla casa di Dio, ignorare gli urli di mia madre e la risata piena e smisurata di mio padre e proseguire da solo, verso il fiume. Lui non lo vedi subito. Vedi l'argine che ti sembra una piccola montagna; il fiume lo senti, senti l'odore, senti la voce. Quando sei sulla vetta, in cima a quella barriera di terra, non hai sorprese, solo promesse mantenute. Io quel giorno riconobbi il fiume e conobbi Osea Slade, il vecchio che viveva nella piccola casa sull'argine, nel punto dove le acque cambiano direzione e iniziano a inseguire il delta e il mare. Mi fermai davanti alla casa, una stamberga per metà cotta dal sole e per il resto marcia e umida fino al midollo e gridai "hey", con un'insolenza che mi era ignota, a cui mi sono ormai abituato e che poi non ha mancato di presentarmi il conto più di una volta.

Osea mi sembrò immensamente vecchio già quel giorno, ma non doveva esserlo così tanto se vent'anni più tardi era ancora lì a officiare il rito a cui avrei assistito ogni domenica da quel momento, anche dopo che se ne fu andato.
- Non sono quel che sembro - disse senza una pausa o un saluto - Io sono Mosè, ragazzo. E quello è il fottuto mar rosso - continuò indicando il fiume con un braccio e con un movimento che impegnava tutto il corpo - L'ultima alluvione, tu non eri nato, il fiume si è sollevato come fa il latte quando bolle in bricco lasciato sul fuoco. Io sono uscito, con il fucile in mano, e come uno stupido l'ho alzato verso il cielo che turbinava di nero, le nuvole erano come fumo. Il fiume ha scavato due solchi intorno alla casa, ha invaso i campi a valle. Ha ucciso e distrutto. Tutto o quasi. Questo posto no. Questa casa quel giorno fu isola e io un naufrago, e un profeta. Chi pensi che lo abbia tenuto a bada da allora il fiume, gli uomini e l'argine forse? -
Oggi è domenica. Sono qui sull'argine davanti alla casa che ora è vuota e non ha il tetto. A pregare il fiume perché non si arrabbi o mi risparmi la prossima volta che il bricco viene lasciato sul fuoco. 

Domenico Caringella

5 commenti:

  1. Dono raro avere fantasia e non essere fantasy, avere sentimento e non essere una colata di melassa. Venderei l'anima al tuo fiume per avere un millesimo della tua concreta, indiscutibile, arte...

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  2. http://www.youtube.com/watch?v=dftrm1bPu88

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  3. Ti sembrerò invadente come solo mamme ingrigite (non sono schiava della ricrescita)sanno fare. Ma non importa, lo faccio lo stesso. Ti darò un consiglio non richiesto: manda il tuo romanzo - perché tu ce l'hai di sicuro, un romanzo - al Calvino. Hai la potenzialità non solo per entrare nell'elite dei finalisti ma di vincere il primo premio.
    è così che il buon Enzo Fileno Carabba, a soli ventisei anni, divenne l'autore che è oggi, oltre ad essere mio prezioso maestro.
    Ciao

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  4. Il romanzo al massimo ce l'ho in testa (chi non ne ha uno, in qualche forma?)
    E comunque, se mai dovesse succedere, avrò molto più di 26 anni...
    Ti ringrazio ancora per la stima.
    W la ricrescita
    Chao

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