io piatto tagliere.
Qualche traccia rimane
di carne,
di sale,
della fibra vitale,
del budello
che lega le stelle alla notte,
dei cocci che fremono,
dei botti,
degli infarti cercati,
dei lampi
oscurati
da teli arancioni.
Dei miei nomi.
Monica Puleo (testo e immagine)
Pubblicato su: Dopo il mignolo, Ocra Press – Liberodiscrivere edizioni, febbraio 2011
Pubblicato su: Dopo il mignolo, Ocra Press – Liberodiscrivere edizioni, febbraio 2011
 

 
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