Abbiamo una lunga strada di fronte a noi.
Uno stretto sentiero che attraversa boschi e campi immensi.
Per quanto riusciamo a vedere il sentiero? Quando, inghiottito dalla nebbia all’orizzonte sparisce dalla nostra vista?
Uno stretto sentiero che attraversa boschi e campi immensi.
Per quanto riusciamo a vedere il sentiero? Quando, inghiottito dalla nebbia all’orizzonte sparisce dalla nostra vista?
C’è una casa nel bosco.
Una casa abbandonata, che nessuno vuole più.
è in rovina la povera casa: è circondatra da rovi, la ruggine della grondaia ha macchiato i muri dalla vernice ormai sbiadita, una finestra rotta.
Dalla finestra rotta si intravede qualcosa: è una stanza da letto, invasa dai rovi anch’essa. La stanza è spoglia: un letto in ferro arrugginito, un comodino di legno marcio, la carta da parati staccata che si arrotola su sè stessa.
Sul letto v’è una persona: è vecchia, stanca, magra.
L’uomo, sdraiato nel letto, osserva le poche persone che passano di fronte alla casa abbandonata con i suoi occhi ormai quasi spenti.
Non mangia. Non beve. Non muove un muscolo.
Una casa abbandonata, che nessuno vuole più.
è in rovina la povera casa: è circondatra da rovi, la ruggine della grondaia ha macchiato i muri dalla vernice ormai sbiadita, una finestra rotta.
Dalla finestra rotta si intravede qualcosa: è una stanza da letto, invasa dai rovi anch’essa. La stanza è spoglia: un letto in ferro arrugginito, un comodino di legno marcio, la carta da parati staccata che si arrotola su sè stessa.
Sul letto v’è una persona: è vecchia, stanca, magra.
L’uomo, sdraiato nel letto, osserva le poche persone che passano di fronte alla casa abbandonata con i suoi occhi ormai quasi spenti.
Non mangia. Non beve. Non muove un muscolo.
Marco, che lavorava nel campo della demolizione, aveva appena ricevuto una e-mail, la quale segnalava l’esistenza di una casa abbandonata nel bosco, decisamente da abbattere. Salì sulla sua macchina, accese il motore, e andò a visitare il luogo.
Arrivato a destinazione, si trovò di fronte una casa di dimensioni modeste, ma in rovina: era vecchia e dimenticata, dalle fondamenta marce. Rischiava di crollare da un momento all’altro, magari recando del danno a qualcuno.
Una finestra rotta, l’unica, attirò l’attenzione di Marco.
Liberò la porta dai rovi, e si intrufolò nella dimora. Salì al secondo piano, e, con un leggero timore aprì la porta della stanza con la finestra rotta.
Trovò nella stanza un letto e un comodino, e sul letto un uomo vecchio, così magro e debole che pareva stesse per scomparire.
Marco, terrorizzato, arretrò e andò a sbattere contro al muro dietro di lui.
L’ uomo sul letto girò molto lentamente il collo, e fissò l’intruso, con quegli occhi velati dalla cataratta.
Marco rimase lì, a sostenere lo sguardo del vecchio, non sapendo più se provare terrore o pena per quel vecchino abbandonato, più morto che vivo.
Gli occhi dell’uomo sul letto nascondevano infinite storie, e immagini dei luoghi più remoti di questo mondo.
Marco, quando uscì da quella casa, conosceva la storia del vecchio.
Non salì in macchina: si incamminò lungo il sentiero che portava chissà dove. Iniziò a camminare, e forse non smise mai più.
Arrivato a destinazione, si trovò di fronte una casa di dimensioni modeste, ma in rovina: era vecchia e dimenticata, dalle fondamenta marce. Rischiava di crollare da un momento all’altro, magari recando del danno a qualcuno.
Una finestra rotta, l’unica, attirò l’attenzione di Marco.
Liberò la porta dai rovi, e si intrufolò nella dimora. Salì al secondo piano, e, con un leggero timore aprì la porta della stanza con la finestra rotta.
Trovò nella stanza un letto e un comodino, e sul letto un uomo vecchio, così magro e debole che pareva stesse per scomparire.
Marco, terrorizzato, arretrò e andò a sbattere contro al muro dietro di lui.
L’ uomo sul letto girò molto lentamente il collo, e fissò l’intruso, con quegli occhi velati dalla cataratta.
Marco rimase lì, a sostenere lo sguardo del vecchio, non sapendo più se provare terrore o pena per quel vecchino abbandonato, più morto che vivo.
Gli occhi dell’uomo sul letto nascondevano infinite storie, e immagini dei luoghi più remoti di questo mondo.
Marco, quando uscì da quella casa, conosceva la storia del vecchio.
Non salì in macchina: si incamminò lungo il sentiero che portava chissà dove. Iniziò a camminare, e forse non smise mai più.
L’uomo sul letto osservava cosa succedeva di fronte alla sua dimora.
C’era una lunga strada di fronte a lui.
Uno stretto sentiero che attraversa boschi e campi immensi.
Per quanto riusciva a vedere il sentiero? Quando, inghiottito dalla nebbia all’orizzonte sparisce dalla sua vista?
C’era una lunga strada di fronte a lui.
Uno stretto sentiero che attraversa boschi e campi immensi.
Per quanto riusciva a vedere il sentiero? Quando, inghiottito dalla nebbia all’orizzonte sparisce dalla sua vista?
Elisabetta Felici
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