mercoledì 21 marzo 2012

Voglio le mura





Voglio le mura, le voglio intorno
alla mia spoglia ignara
di tutto quanto mulinano
le menti nelle mani
lorde
e sulle scorze proprio,
fingendo nessun fondo,
s'incenerisce all'osso…
O sono io tramezzo
del velo della specie?





Vladimir D'Amora (testo)
Carlo Zei (immagine)

2 commenti:

  1. Tutti alzano i calici trasparenti
    ma il mio bicchiere è lurido
    Le braccia si stendono
    le mani si avvicinano
    "tin" i vetri si toccano.
    Sembra un mazzo di fiori freschi
    ma uno è già appassito
    o forse sono tutti fiori finti
    e uno solo è vero.
    Nella casa geometrie perfette
    manca il piacere di gettare a terra tutto quanto
    quell'acquolina in bocca che viene dal non fare
    dal disfare, dal far male
    il senso delle cose lo si afferra solo lì
    quando è tutto da rifare e il tempo sta scadendo.
    Brindiamo guardandoci negli occhi.
    Tutti hanno gli occhiali
    e tutti gli occhiali sono puliti.
    Sono sporchi solo i miei.

    adp

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  2. terrificanti i versi di questo d'amora

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