Lavinia scuote il profilo, i capelli ondeggiano in morbide curvature che sottolineano la simmetria del viso. La pioggia cadente ovunque in fitte trame sembra ingentilire la scena: non mi preoccupa il cielo offuscatissimo da nuvole nere che promettono tempeste per tutta la notte imminente. Dal salotto della casa a picco sul mare possiamo vedere cielo ed acqua assumere un colore di piombo nella decrescente luminosità della sera.
La grande vetrata / parete di cristallo ci protegge. All’interno della villa io e Lavinia – anche in questa serata che si preannuncia oppressa da venti e piogge – siamo investiti da una euforia immotivata. Vediamo scintillare futuri tesori di esperienza e consapevolezza, coloratissimi, lì a portata di mano solo per noi: eccessi di felicità regalati a chi semplicemente vorrà provarne l’ebbrezza. Dobbiamo essere vivi ora. Sappiamo che ogni scoperta è santificata nella moda di una stagione ma passa in un battito di ciglia e di ali.
Stefano Loria (testo e grafica)
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