
Sono passati 25 anni da allora, e ogni tanto mi scopro ad appassionarmi a suoni e caratteri contigui. Da qualche tempo ad esempio mi incuriosiscono i SunnO))), una formazione abbastanza sperimentale di Doom Metal, californiani, con uno spiccato senso del lugubre, esibizioni in cattedrali nordiche e gotiche (tutt’e due insieme), accostamenti con artisti della scena contemporanea e musicisti jazz interessanti come lo storico trombonista Julian Priester oppure il violinista Eyvind Kang: accordi distorti con delay e flanger “a palla”, tenuti per minuti e minuti, voci cavernose che cantano – forse – in ungherese, mai capito, a dire il vero. Costumi di scena, delle tonache con cappuccio tipo monaco medioevale. Quindi vanno d’accordo con questi spaghetti estivi e nerissimi che propongo.
Due spicchi d’aglio tagliato a fettine fini fini, in olio e peperoncino, qualche cucchiaio di passata di pomodoro, far cuocere e ritirare, lasciar intiepidire.
A parte far cuocere in olio e aglio qualche seppia fatta a pezzi, mettere da parte.
Tornare sul sughetto rosso tiepido e unirvi il nero di seppia, fino ad ottenere una crema nerissima. Aggiungervi gli spaghetti al dente, grattugiare un poco di scorzetta di limone, e prezzemolo tritato. Servire.
Enrico Bianda (testo e grafica)
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